Si pensava che per avere tra le mani ll seguito di “Rock Art and the X-Ray style” si dovesse attendere un bel po di tempo, visto che tra la prima e la seconda prova solista dell’ ex-Clash c’è stato un intervallo di quasi 10 anni. Stavolta invece Joe non perde tempo, riconferma la giovane formazione dei Mescaleros e si ripresenta con questo gran bel album. Global a go-go è un gran calderone dove confluisce folk, reggae, un pò di elettronica (giusto per stare al passo coi tempi) e tanto dub, che, inevitabilmente richiama alla memoria Sandinista!, uno dei capolavori dell’ avventura clashiana. Non mancano quindi le canzoni capaci di emozionare e degne dei fasti del passato, a cominciare dall’iniziale johnny applesseed un irish-ballad contrappuntata da violini, e dallo splendido etno-dub di gamma-ray, senza dimenticare lo scarno folk di shaktar donetsk o quello terzomondista di
mondo bongo. Un apprezzamento valido va anche ai Mescaleros essendo non solo ottimi (multi)strumentisti ma anche coautori e coproduttori di tutti i pezzi, si rivelano un’ottima back-band. E’ bello vedere che dopo tanti anni l’ispirazione, e una certa confidenza con le belle canzoni non hanno ancora abbandonato lo strimpellatore Joe. Alla faccia di tutti quelli che pensavano che la sua arte si fosse conclusa con l’esperienza dei Clash!
p.s. una curiosità: il disco esce per la Hellcat Records, l’etichetta di Tim Armstrong dei Rancid, un gruppo che deve qualcosa ai Clash
Voto: 8
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