(Bergerk! Sound Gallery 2001)
La Sound Gallery Label del produttore Al Smith presenta questa opera prima dei Car Crash Face, formazione australiana composta da quattro smanettomusicisti di Perth provenienti da una art band specializzata in performance di poesia, i Magick Trouser. L’album, composto da quindici pezzi di lunghezza dai dieci minuti fino ad un minuto, è il manifesto e compendio del modo di fare musica che li caratterizza.
Forti delle lezioni apprese a scuola krautonica (vedi Neu, Can et similia) questi quattro volenterosi allievi ci propongono lo spirito e la volontà decostruttiva di un periodo che ancora produce, a distanza di decadi, i suoi non deprecabili frutti. In apertura il pezzo Do Not Listen To This Brand New Autism è una sorta di canovaccio programmatico e di anticipazione di quello che ci aspetta: intrusioni di sampler pc, bordate di bassi saturi e distorti (ritorna il mai dimenticato e poco ascoltato Lou Reed di ‘Metal Machine Music’; cercare e subito!!!!!!). La lezione continua in brani come A Different Sort Of Silence, o in 360 Degrees In Rehearsal (Owing) dove in questo “analogico” collage fa la sua comparsa un delicato campionamento di piano, o ancora (Uncensored) Airport Muzax 2001 che potrebbe comparire come muzak per cervelli in attesa in soluzioni liquide, Hande Hoch, Englander Pigdog noise manipolato grazie alla strumentazione abbondante e variegata.
La band usa infatti anche una radio fm, giocattoli presenti in Mescal In Moderation (Jesus Is My Prozac), maracas, voci manipolate e moog; come a dire che non manca la fantasia. Attenti però a non saturare/confondere troppo l’orecchio. Il dubbio, dopo un ascolto prolungato può restare, e sta ai Car Cash Face cercare di ripulire dal cerume sonico le orecchie dell’ascoltatore. Che dire? Vedremo.
Voto: 7
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