Bad Religion ‘The Process of Belief’

L’ultimo lavoro della storica band californiana segna due importanti ritorni; il primo è quello di Brett Gurewitz alla chitarra dopo sei anni di assenza, l’altro è il rientro alla Epitaph. Album molto pubblicizzato e supportato da un lungo tour mondiale (di nuovo in Italia a maggio).
Ascoltandolo appare come un disco di routine: le canzoni sono tutte orecchiabili, lo stile è il loro, le melodie sono belle.
Anche i cori non mancano come quelli di Sorrow, il loro nuovo singolo. Le chitarre sono a tratti abbastanza tirate e piacevoli, anche se tre chitarristi appesantiscono il tutto che rischia di diventare eccessivamente “barocco”. Pur rimanendo sempre negli argini dei loro consolidati clichè, le canzoni variano tra brani un po’ più duri come Can’t stop ite Materialist e altri che tendono verso uno stile più malinconico (forse dei bei tempi andati?) tra cui Epiphany e il brano di chiusura. Indubbiamente gli appassionati dell’Hard Core melodico e i loro fan più tenaci si divertiranno ancora a sentire la voce di Greg Graffin ma non potranno fare a meno di rimpiangere l’energia di “Suffer” e “No Control”.

Voto: 6

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Autore: michelepan@katamail.com