Ci sono dei momenti nella vita in cui ci si lascia prendere dalle emozioni completamente, un turbine vorticoso che ci cattura e non ci lascia fino a quando non ci ha consumati. Abbiamo solo la sicurezza di essere noi stessi in pieno, per sempre e completamente. “Power Of Failing” fa lo stesso identico effetto, infatti è un disco emo. Senza voler girare intorno alla cosa, si potrebbe dire che è l’album emo più rappresentativo di questa sconosciuta categoria musicale che tanto piace agli inquieti ragazzi americani. Dalla prima all’ultima canzone si viaggia attraverso delle emozioni esposte direttamente all’ascoltatore, nude, spesso sofferenti. I testi tagliano in due la musica con frasi come “vorrei essere solamente creta nelle tue mani” o “io so che non merito questa vita, perché vale di meno della tua grazia”. Sono momenti catturati nella brevità di una canzone e resi eterni nella loro affascinante bellezza. Nonostante l’inesperienza della band (all’epoca avevano 19 anni scarsi), sembrano dei poeti navigati e dei musicisti decisamente esperti nell’alternare pezzi pesanti ad arpeggi emozionanti. La voce di Chris Simpson è scoperta, teenageriale ma non fastidiosa; capace di far sentire l’estensione vocale anche sopra il vortice di strumenti (che poi sono solo tre). Ogni singolo momento dell’album è stato studiato dai Mineral per avere il massimo effetto su un ascoltatore aperto alle esperienze forti, e il risultato è veramente unico. L’unico rimpianto si potrebbe fare sul mediocre mixaggio dell’album che tende ad oscurare certi strumenti o addirittura a soffocare la batteria. Ma quando sarete in preda alle emozioni di Gloria e If I Could non ci farete neanche caso.
Voto: 9
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