Controparte delle (non brillanti) ultime uscite dei Tortoise, sono i lavori paralleli di alcuni dei suoi componenti. Se gia nella medesima formazione accenni e piccoli entusiasmi jazzistici erano ben presenti, queste piccole riunioni rappresentano l’ulteriore conferma della regola. La storia ha inizio quando l’oculato John Mcentiire riunisce in sala di registrazione il chitarrista Jeff Parker, il percussionista Chad Taylor, Noel Kupersmith al basso e Rob Mazurek alla cornetta e da inizio alle danze dei Chicago underground quartet. Mano a mano, si avverte sempre di più un’essenza elettrica e rilassata, contornata da piccoli e brevi assaggi free. Tunnel chrome apre con i giochi un pò malinconici (fusion) della chitarra continuando fino a A re-occurring dream. Con Welcome, l’aria comincia a odorare di marcette Ayleriane ambientate a New Orleans dove sono le strigature della tromba di Mazurek ad “infastidire”maggiormente. L’osticità finisce per incanto con gli ambientali e tecnologici: Three in the morning eTotal recovery (minimalismo ipnotico). Assaggi estemporanei e improvvisi vengono fuori in Sink, charge, fixture. L’inquietudine e la malinconia di Nostalgia e Wo ist der kuchen, meine frau chiudono giocosamente il disco. Consigliato per accompagnare aperiritivi e leggeri discorsi pomeridiani.
Voto: 7
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