I Gluecifer sono un gruppo di scalmanati giovinastri norvegesi dediti al culto e naturalmente alla diffusione del Rock’n ‘Roll più rude, energico e selvaggio.
Insieme ai Turbonegro, Hellacopters, Backyard Babies, Puffball rappresentano una delle punte di diamante della nuova ondata scandinava che ormai da qualche anno ha catalizzato su di sé una forte attenzione da parte della stampa internazionale.
Le terre del nord, grazie ai suddetti, hanno svelato al mondo intero l’esistenza di una scena in fermento composta da una miriade di gruppi che suonano e vivono nel nome di un culto che inevitabilmente trae linfa dal modello americano sia nell’aspetto puramente musicale sia nell’immaginario visivo.
I Gluecifer nati ad Oslo e attivi sin dal lontano 1994, giungono con Basement Apes al loro quarto LP.
L’ascolto del nuovo lavoro, in uscita per l’otto Aprile, porterebbe a pensare che non ci sia niente di nuovo sotto il sole.
Basement Apes rimanda inevitabilmente a modelli che ben conosciamo.
Possiamo citare i Motorhead, Ted Nugent, Ac Dc, Rolling Stones , i primi Kiss ma la lista potrebbe continuare.
Il sound dei Gluecifer è un distillato di tutto ciò, è un’opera di devozione ad un modo di fare musica che è lungi dall’essere dimenticato e che ciclicamente si rinnova nelle vesti di nuovi adepti.
Naturalmente i Gluecifer ci mettono del loro.
Basement Apes non è una semplice operazione di ricalco calligrafico ma è un disco sentito, ben suonato e sorprendentemente vario nell’alternare brani che sono potenti fucilate a momenti più rilassati, “emotional”, mantenendo sempre un livello qualitativo piuttosto alto.
E’ un disco intenso, genuino, energico, speziato da un sano spirito goliardico e da una buona dose di “tamarraggine”.
Qualcuno potrà accusarli di vivere in un mondo un po’ chiuso in se stesso, ma noi che siamo degli inguaribili romantici non possiamo far altro che amarli.
Voto: 7
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