L’ultima realizzazione dei Diaframma – entità musicale fiorentina guidata dal monarca assoluto Federico Fiumani (chitarrista/cantante/poeta) – ‘Il Futuro Sorride A Quelli Come Noi’ si mantiene pienamente nella linea che il gruppo ha tracciato (pur con vari mutamenti di formazione e qualche cambio di rotta musicale, dalle iniziali atmosfere dark-wave ad un suono più lineare e tradizionale) dal 1980. Particolare attenzione ai testi delle canzoni (vedi Il Telefono, canzone liberamente tratta dalla poesia omonima di Robert Frost), incentrate sulle variabili indipendenti delle cosiddette “relazioni umane” – l’amore innanzitutto, e nei pezzi migliori Fiumani dimostra la solita grande abilità nel dribblare le banalità che infestano le trattazioni sonore sull’argomento (vedi Donna Guru, La Mia Tenera Amica, Movimento, bozzetti rapidi e taglienti), ma anche l’amicizia (vedi Siberia n° 2, ideale riallacciarsi all’originale del 1984) o, semplicemente, la Vita (vedi “Il futuro sorride a quelli come noi”, “La rivolta”, “Un giorno balordo”) nella sua quotidiana anormalità – rivestiti da una forma di cosiddetto “rock classico”, in questo CD lievemente inspessito nelle parti chitarristiche (vedi I figli sopravvivono), forse per la presenza in formazione dell’ex percussionista dei CSI Alessandro Gerby.
Pur non inventando nulla di nuovo, ma nello stesso tempo mantenendo la propria inconfondibile voce, Federico Fiumani si dimostra autore tra i più ispirati della nostra canzone – senza nulla da invidiare, a giudizio di chi scrive, ad artisti ben più celebrati dalla “critica colta” come Gianmaria Testa e Vinicio Capossela, che però sono rispondenti in qualche modo al cliché del “cantautore” – frenato magari dal suo evidente individualismo, che lo porta a rifuggire accuratamente ogni compromesso (negativo, ma anche positivo, in termini di collaborazioni artistiche e possibilità discografiche).
Voto: 6
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