L’ultimo, atteso, album dei tedeschi Jane segna il loro passaggio di etichetta: dalla Alveran alla Beniihana . Il risultato e’ sempre lo stesso: una miscela di black, death, grind, hardcore di pregevolissima fattura con malefiche liriche urlatorturate dall’ugola di Markus Hohn.
Si parte con un “beffardo” Welcome che introduceStrike My Demons e immediatamente veniamo trascinati giu’ nell’inferno dei Jane: chitarre come asce, riffs infuocati, un drumming inesorcizzabile. Solo la stupenda voce di Jelena L. Jakopin interviene ( in qualche pezzo ) a redimerci e ad innalzarci verso momentanee melodico-paradisiache estasi in cui poi, duettando con lo screaming di Hohn, si rievoca l’eterno conflitto tra Bene e Male.
Ascoltate i loro cavalli di battaglia Black Embrace e Feel Numb To The Carnage Around: impossibile non ammettere la personalita’, la potenza, la compattezza della band di Duisburg. Una paurosa conferma ( nonostante la, a dir poco, orrenda copertina).
Voto: 9
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