(Fringes 2002)
Nuova uscita per l’etichetta italiana Fringes del musicista siciliano Domenico Sciajino che si cimenta in solo al contrabbasso, suo strumento d’adozione.
L’opera si articola in otto pezzi che evidenziano una speciale abilità (e conseguente capacità di metterla in pratica) nel “suonare”, se così si può dire, uno strumento che ha sempre affascinato per la sua posizione in bilico tra due mondi, quello improvvisativo e quello più prettamente jazzistico. Sciajino nell’armeggiare con il contrabbasso mostra un’abilità fuori dal comune e in ogni pezzo produce un suono diverso, ottenuto pizzicando, raschiando, svisando con l’archetto. Ad un certo punto sembra quasi che “cavalchi” con la mano le corde, riuscendo in questo modo ad ottenere un suono rotondo, quasi “elettronico”, tipico di un oscilloscopio. In altri tratti l’archetto sfiora le corde per produrre delle delicate e notturne melodie, ma subito un cambio di impostazione alle mani e un nuovo scenario acustico si dipinge all’ascoltatore. L’ultimo pezzo si conclude, dopo una lunga ed intensissima svisata d’archetto con un rumore secco, come se (o forse veramente) al suo posto si fosse usata una sega ottenendo come risultato di tagliare in due il contrabbasso. Originale conclusione di un discorso che non ammette repliche.
Voto: 8
Link correlati:fringes