(Animal 1982)
Anno 1982, città Los Angeles. Basta? No? Allora X, gli stessi Gun Club, Flesh Eaters, Blasters (tocca anche a loro, sempre su queste web-pagine) etc… La formazione: Jeffrey Lee Pierce voce immensa, Ward Dotson chitarra, Terry Graham batteria, Rob Ritter basso. Il disco, un capolavoro di american music che ha perso l’innocenza per lo scarico del cesso.
Grezzo post-punk ma non funky, non cerebrale liturgia elettronica, ma solo sano (non tanto) rock’n’roll. Aggiustato alle delusioni e alla rabbia del periodo. Tra le canzoni titoli tipo Carry Home, Run Through The Jungle, Devil In The Woods, Watermelon Man, Fire Of Love ripresa dal primo lp. In ognuna la voce di Jeffrey Lee Pierce urla, si agita, piange quasi, sembra che lo spirito dei Joy Division si sia trasfigurato in questi caldi loci, ma la rabbia è sicuramente americana. La musica roots, punk, richiama i Cramps, i giri di basso sono continui, martellanti, la chitarra graffiante e la voglia di ballare ti prende, come se fosse l’ultima cosa che fai. Un pezzo dietro l’altro, per non fermarsi a riflettere a pensare a quello che si è diventati. Ci si prende in giro con tono di voce quasi maturo (ma chi vorrà mai diventarlo?) in John Hardy, ma alla fine si cambia registro, l’urgenza è troppa, la paura di non fare in tempo è opprimente. Ma a fare cosa? A vivere!
Voto: 10
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