(Mercury 1996)
Secondo album per i Dexis Midnight Runners, formazione/creatura del cantante/padrone Kevin Rowland.
Edito nel 1982, si differenzia dal primo per l’aggiunta di tre violini e per il passaggio ad un suono più folk del precedente. Vengono smussati i toni post-punk, si lima qualche asperità, si vena di funky il tutto, ed ecco qua, il piatto è servito. E che piatto. Cominciamo: la prima The Celtic Soul Brothers con Rowland che sembra un Robert Smith finalmente felice, ritmo funky’n’roll, i violini che intessono arabeschi accompagnati dal coro degno di una classica backing band nera come il carbone (delle miniere). Poi Let’s make This Precious con i fiati in apertura a mò di r/b d’annata ’60, le tastiere e la voce del cantante che fa uno strumento/marcia in più, con finale clapping/gospel per servirvi. O ancora la cover di Van Morrison (doppio riconoscimento dei padri, non sono figli snaturati), partenza a ritmo di mani, fiati e batteria a tempo di danza; o ancora Old classica ballata che richiama altre bands come Waterboys o Hothouse Flowers. E che dire di Plan B, piano e voce (ripeto uno strumento in più), sentimento e pathos in falsetto (l’importante è non prendersi sul serio), a metà pezzo il tempo che cambia in un’allegra sarabanda. Per finire in bellezza con l’hit che li rese famosi Come On Eileen, corale ballata spassosa e arguta dove tutti si divertono a fare quello che sanno fare meglio, cioè cantare, suonare e far ballare, il tutto condito da ironia in dosi massiccie. La versione rimasterizzata in cd contiene otto pezzi in più tra inediti e esecuzioni live. Cercate quella.
Voto: 9
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