Elettronica generata unicamente con pc laptop (seguono caratteristiche tecniche) e softwares, questo “cdr01” a nome Punck.
Dal nome si dovrebbe arguire che la tendenza è quella a un sano DIY e approccio spontaneistico ai materiali e agli strumenti.
Quello che ci domandiamo è: si può essere spontanei utilizzando un laptop?
Forse si, è la risposta.
Anzi (e qui ci andrebbe infilata una bella bestemmia) di sicuro si.
Sono anni che trattiamo con sta roba. I pc li troviamo anche negli asili nido. Cosa dovrebbero avere di più complesso di una chitarra o di una batteria. Sono semplicemente diversi.Diversi e simili.
Diversi nelle modalità di utilizzo ma simili (forse) nelle finalità, nell’output(?).
Al di là degli instradamenti intenzionali, Punck ci propone in questo cd le sue elaborazioni e i suoi suoni, più elaborazioni ad opera di altri (Sawako, Lift2, Formatt) e su altrui materiali.
Ne risulta un panning discontinuo fra territori sperimentali destrutturati nella migliore tradizione odierna che tende a degradare brutalmente le fonti sonore e un territorio dove la leggibilità è maggiore ma non totale; fischi, reverse playing e granular-de-tuning la fanno comunque da padrone sia con una ritmica come base, sia con filo conduttore-background una voce (bello l’iincipit del cd con la voce francofona neutra-descrittiva di vita media da protagonista di “Men bites dogs” pacato).
Da segnalare il lift2 punck rmx e cdr01-03 per le nostre chiappe stanche, sawako under psych punck treatment e cdr01-04 (ariette Residents(iane) da queste parti) per le nostre meningi.
cdr01-05 chiude il il cd su tone-ring riverberati e ostinati plucked finali.Sognante e interruptus.
Vedo una comune neo-hippy nel nostro futuro, dove in cubicoli abitativi minimi diverse persone (rigorosamente biancovestite) dedicano la loro esistenza allo sharing degli averi e voleri sostentandosi con le proprie urine e pochi altri prodotti naturali frutto del facile e noioso vivere.
I have a dream?
Liberamente scaricabile dal sito di Punck.
Voto: 7
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