Nonostante la sua giovane età lo svedese David Stackenas nel giro di pochi anni è riuscito a raccogliere diverse collaborazioni sia nel proprio paese che all’esterno.
Oltre che essere legato da profonda amicizia a Mats Gustafsson ha partecipato in pianta stabile nel suo Mats Gustafsson’s Nu Ensamble in tour sia in Svezia che per tutta Europa.
La sua discografia, quattro album tutti a proprio nome, lo aveva sempre visto in compagnia di altri musicisti, quindi il recente The Guitar uscito per Hapna ci regala per la prima volta un assaggio totalmente solistico dello svedese alla chitarra.
Le carte poste in tavola delineano all’istante un lavoro ‘preciso’ e mai troppo sopra le righe, insomma di non difficile ascolto.
Stackenas prova ad entrare nei meandri del proprio strumento per estrapolarne la vena più malinconica ( forse per questo la scelta acustica) dividendosi fra arpeggi veloci e dalle tinte volutamente metalliche, violentemente interrotti per cedere il passo al silenzio più assoluto .
Colpisce il sapiente uso dei pizzicati in plect-plucked, il lento scontrarsi degli armonici di once around, l’intimismo quasi erotico di the guitar.
Lavoro discreto e suonato con cuore, anche se a tratti ripetitivo e un po’ stancante; da accostare al Marc Ducret di “Dètail” e perché no? lo storico “guitar solo” di Fred Frith.
Voto: 7
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