(Bcore 2001)
Viene da chiedersi sel il Can-D, la Dickiana droga sintetica che creava intere realtà plastificate, non sia da tempo niente più che un prodotto da inalazione posto all’entrata di ogni negozio di dischi, con il premeditato effetto di catapultarci in un paese dei balocchi fatto di oggetti in celluloide. Se così è, le emanazioni di “Songs from Cydonia” (riferimento al nome della precedente etichetta personale di Ramon Rodriguez prima di approdare alla Bcore) non vi daranno certo la realtà, anche perché è una merce davvero poco richiesta dagli amanti della musica pop, ma un’illusione ancora più grande, stordente e meravigliosa. Il fascino che emana questo disco è irresistibile. Rodriguez e la sua band confezionano un album perfetto nella sua cristallina equidistanza da suggestioni emo di marca Jimmy Eat World o Mineral, dal lirismo pop più maliconico e struggente di gruppi unici come i Jack e da riferimenti elegantemente retrò stile Echo & the Bunnymen. La sognante dolcezza arpeggiata di Hide in apertura fa da contraltare agli innumerevoli momenti di angosciosa sensualità che costellano tutti i restanti episodi. La sequenza The Great Parties, Sparrow, The asteroid is Falling, Pharmoakos è un’ unica evoluzione condensata e reiterante fatta di arrangiamenti ricercati e linee vocali di rara intensità che potrebbe portare dai primi Cure rivisitati in versione ‘tres chic’ alle derive melodiche (ancora sobrie in quella fase) dei primi Radiohead. La palma d’oro va comunque a No Remorse, il brano perfetto che avrebbero potuto scivere gli U2 se il dio Mammona li avesse rifiutati dal suo pantheon. Insomma, “Songs from Cydonia” è uno di quei dischi rarissimi, di quelle prelibatezze che richiedono gesti di rito e imbanditure minuziosamente curate per poterli assaporare e gustare al meglio. In definitiva quindi, se dovete proprio ‘drogarvi’ musicalmente fatelo cercando dalle parti di Barcellona roba purissima e garantita come questa… ed evitate la robaccia sintetica iperpubblicizzata degli ‘empori’ sopramenzionati… senza contare che i luoghi chiusi poi sono così equivoci oggigiorno….
I Madee… pura meraviglia distillata…
Voto: 10
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