Uscite Video Luglio


Consueta ricognizione tra i futuri compagni in Vhs delle vostre serate ad alcool e pop corn.USCITE VHS LUGLIO

GOSFORD PARK Signori, vi piace Altman? “La fortuna di Cookie”, “America oggi” ecc. ecc.? Si, allora per non perdere la stima su questo grande regista, evitate questo lentone-mattone di 140 minuti di racconto della classista società british degli anni Trenta. Due palle, anzi two balls. Premiato con l’oscar alla sceneggiatura. Per amanti del genere, se ce ne sono.

UN AFFARE DI GUSTO Thriller commestibile di un imbecille che assume un assaggiatore privato. Del nostro italnoleggio, distribuito in vhs dalla Eagle. Non lo troverete facilmente, per vostra fortuna.

DANNI COLLATERALI Io vorrei bestemmiare tutto il bestemmiabile fin dai titoli di testa: Arnold Schwarzenegger, John Leguizamo, Francesca Neri ed Elias Koteas. Serve altro? Ovviamente, il nostro Terminator è un pompi(ni)ere che perde la famiglia in un attentato e che salverà il mondo dal terrorismo. Cazzo, ditelo a Osama.

AMORI E FINZIONI Storia di una cicciona che vuole entrare nel mondo dello spettacolo. Di Luciana Turina ce n’è una sola. Inedito.

BEETHOVEN 4 Siamo arrivati al quarto. Un animale intelligente come il San Bernardo non può figurare in mezzo a Judge Reinhold (l’idiota delle varie scuole di polizia) e Julia Sweeney, che non è nemmeno bona. Beethoven, portagli una fiaschetta di antrace.

CUORI IN ATLANTIDE No, per carità, Anthony Hopkins. Dategli un whisky e mandatelo affanculo.

DA ZERO A DIECI Ligabue ci racconta un altro spaccato di vita dei trentenni emiliani. Di spaccato c’è solo lo scroto, perchè “Radiofreccia” era passabile, ma questo è proprio insopportabile. Il voto da zero a dieci? Uno, non zero, perché almeno Ligabue non si vede, però canta molte canzoni con l’unica nota che conosce. Successone di pubblico, ovviamente. Che bel paese.

FALL – IL PREZZO DEL SILENZIO Joe Mantegna che fa il pentito. Anche voi sarete pentiti. Del noleggio. E’, straovviamente, un inedito rifilatoci dalla Eagle.

IL GUARDIANO Arieagle, arinedito. Con Tom Berenger. Non ne so nulla e nulla ne voglio sapere.

HARDBALL Oh cazzo, il frocetto Keanu Reeves in mano agli strozzini. Uscito al cinema per sette minuti, tanto per far vendere tre cornetti algida.

L’INTRIGO DELLA COLLANA Si tratta della storia della collana rubata (pare) dalla regina Maria Antonietta durante il periodo della Rivoluzione Francese. La trama fa schifo, ma c’è Hilary Swank, la bona lesbica di “Boys don’t cry”.

IRIS La storia vera della scrittrice Iris Murdoch. Con Kate Winslet, Judi Dench (che fa la Winslet da vecchia ma non le somiglia nemmeno di spalle) e Jim Broadbent, che non so chi cazzo sia però c’ha vinto l’oscar. Da vedere?

LANTANA Un noir dal titolo idiota (la lantana è una pianta che io ficcherei nel culo a chi l’ha scelta come titolo) che, a sentire chi l’ha visto, non lascia delusi. Con Geoffrey Rush e Barbara Hershey. Chi lo sa…

QUASI QUASI Fanculo fanculo. L’idiota bionda (Marina Massironi) compagna del trio idiota Aldo-Giovanni-Giacomo passata a protagonista ovviamente voluta da Berluscoione. Al cinema, non hanno nemmeno acceso la sala.

ROLLERBALL Jean Reno infilato in questo remake futuristico. Impossibile da salvare.

THE SHIPPING NEWS Il cast è buono (Spacey, Julianne Moore, Cate Blanchett), il regista è quello della “casa del sidro” e di “Chocolat”, ma ciononostante mi dà della cazzata. Contradditemi.

QUALCUNO COME TE Mentre sto scrivendo (29 giugno) esce al cinema. Un po’ di troie (Ashley Judd, Marisa Tomei, Ellen Barkin) salveranno questo film? Non credo.

A BEAUTIFUL MIND Quattro oscar per questo – dicono – bel film di Ron Howard con il nostro Gladiatore preferito e la sempre bona Jennifer Connelly. Dura 134 minuti, ma forse non è un pregio. La storia la sappiamo (c’hanno fatto due palle): è quella del matematico mongoloide xenofobo John Nash (si scrive così?).

NO MAN’S LAND Signori, il cinema americano è finito. Prova ne è questo gioiellino di un regista esordiente bosniaco (Danis Tanovic) che si è beccato anche l’oscar per il miglior film straniero. Per produrlo ci ha messo i soldi mezza Europa (Italia, Belgio, Inghilterra, Slovenia, Bosnia e Francia!) ma è veramente un capolavoro, una critica feroce e umoristica alla insulsa guerra slava. Da vedere, alla faccia del Signore degli Anelli, che esce il 28 agosto, ma che voglio insultare fin da subito.

TREDICI SPETTRI Sono quelli che ti sogni la notte e che ti ricordano che ciai speso 4 euri per noleggiarlo, brutto coglione. Spacciato per horror.

TREDICI VARIAZIONI SUL TEMA Cinque destini che si intrecciano per le strade di New York. C’è Matthew McConaughey – dopo “Amistad” cosa aveva fatto? -, il grande John Turturro, il vecchio pelaticcio tisico Alan Arkin (sempre grande, però!) e la neo-star raccomandata Clea Duvall, scovata chissà dove e già interprete di una dozzina di film (“Faculty”, “Fantasmi da marte”…). Voto 6. Ah, è distribuito da Cecchi Gori che l’ha acquistato dalla Mikado. Ma allora c’è ed è vivo!

IN THE BEDROOM Drammone con Sissy Spacek (che va in menopausa sotto la doccia! – battuta che hanno capito in due…. – ) fatto di violenza, gelosia, botte, figli morti…. Nomination a cinque oscar, ma non ha vinto nemmeno quello di Superclassifica show. Da vedere, se non si è tesi.

VAGON FUMADOR Che lingua è? Viadosese? Non ne so un cazzo, doveva essere presentato a Venezia. Che sia annegato il regista in laguna?

MONSTER’S BALL Signori, vedetevelo. Non fosse altro per le performances sessuali della nera bona Halle Berry (oscar miglior attrice) con Billy Bob Thorhton. Con un titolo del menga (La palla del mostro?) come questo, chi volete che lo abbia visto? Della serie “come appiccare un bel film già dal titolo”.

DELITTO IN FORMULA UNO Signori, mi inchino a Cecchi Gori per la ristampa in dvd di questo classico con Tomas Milian. Da avere per credere.

IL GIORNO IN CUI IL MONDO FINI’ Bel thrillerone di Terry Gross con gli abitanti di un paesino del Nevada che nascondono un orribile segreto. Io invece vorrei sapere il segreto di Nastassja Kinski, interprete principale, che a 43 anni è ancora un figone immane. Che Dio, e papà Klaus, ti benedicano.
Inedito, ma lodevole.

G. N. Milian