Nati dallo scioglimento dei Bent Leg Fatima, i Need New Body danno vita a un ensemble tra i più vari e articolati che la recente storia del rock ricordi. Il livello strumentale è di per sé molto alto, così come larga è la varietà degli strumenti utilizzati (sitar, sintetizzatori, banjo, sax, clarinetti, xilofoni, percussioni esotiche, eccetera, eccetera). Ma ciò che sorprende veramente è l’assoluta inclassificabilità di questo gruppo. Si potrebbe pensare a Frank Zappa, per il generale piglio parodistico; o ai Soft Machine, per l’impostazione artistica; o ai Faust per l’incedere sconclusionato. In realtà tutti questi riferimenti mostrano la propria inadeguatezza durante l’ascolto delle singole tracce ogniuna delle quali fa letteralmente storia a sé.
CR Eyball, ad esempio, è a tutti gli effetti un blues bohemien nella tradizione di Tom Waits. Dirty Bitch procede invece con scatti robotici che rievocano il fantasma dei Devo. E non saprei come altro definire Buffalo Stance se non un perfetto trip-hop. Allo stesso tempo Gable On/Banji si fonda pesantemente sul raga rock del periodo psichedelico, Ulu Dance 2000 gioca col free jazz più astratto, Tittie Pop si diverte a citare le inflessioni psichedelico-californiana degli anni sessanta e |rlmp|rievoca il fantasma avanguardista dei This Heat.
Insomma, un album assolutamente vario e composito, impossibile da ricondurre a un genere specifico, nonché difficilmente consigliabile a chiunque. Piacerà sicuramente ai cultori della musica rock che potranno giocare a ritrovare le varie influenze all’interno dei singoli pezzi. In fondo sono loro i destinari di questa musica che rifugge il progresso per purificarsi in una costante e sublime ricapitolazione.
Voto: 8
Link correlati:
Autore: maxosini@hotmail.com