(Aesthetics 2002)
Dopo “Music of a sinking occasion”, tornano i chicagoani L’altra con “In the afternoon”. Un disco che, come il precedente, parte dalla scena post-rock e arriva in territori folk e slo-core, ricordando nell’uso della doppia voce maschile-femminile i Low e lasciando grande spazio a ricordi, sentimenti, emozioni. E’ un suono semplice quello proposto dai L’altra, che però arricchisce l’innata leggerezza delle canzoni lavorando per addizione, attraverso una serie di collaborazioni che contribuiscono a perfezionare un disco già validissimo dal punto di vista compostivo. “In the afternoon” vede infatti impegnati musicisti come Fred Lonberg-Holm (Flying Luttenbachers e alcuni lavori jazz in proprio), Robert Cruz (Sinister Luck Ensemble), Charles Kim (Pinetop Seven, Boxhead Ensemble), Todd Matei (Joan of Arc), Joe Grimm (33.3) e Marc Hellner (Pulseprogramming). Il loro contributo si aggiunge al lavoro dei quattro membri del gruppo, formatosi nel 1997, cioè Eben English, Joseph Costa, Lindsay Anderson e Ken Dyber. Quest’ultimo, in particolare, è il proprietario della Aesthetics, che ha fatto uscire il disco e che pubblica anche i lavori degli Hood (negli Usa), Daniel Givens, Pulseprogramming, 33.3, Windsor for the Derby e molti altri ancora. Dopo “In the afternoon” Dyber si è trasferito da Chicago a Portland e ha lasciato (amichevolmente) il gruppo, ma non certo l’Aesthetics, che prosegue sempre con interessanti progetti.
Tornando al disco, il livello è chiaro già dalle note di Soft Connection, duetto fra le voci di Joseph e Lindsay. Certainty aggiunge un tocco folk, quasi darkeggiante alla maniera dei dischi 4AD, mentre l’orecchiabile Black Arrow sarebbe un singolo perfetto se non durasse più di sei minuti. E tutto il disco prosegue su questo livello, con Broken Mouths, scandita dal piano, che rappresenta il momento più alto dell’intero lavoro, chiuso dalla classicheggiante Goodbye Music, che rimanda già a un prossimo disco. Speriamo altrettanto bello.
Voto: 8
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