(Staubgold/Wide 2002)
Parte integrante del progetto To Rococo Rot il berlinese Stefan Schneider dopo una serie di 12” sotto pseudonimo Mapstation si cimenta ora in un album completo che si colloca in bilico tra stilemi dub minimali e suggestioni da fourth world. Le coordinate sono prevalentemente elettroniche, con microsuoni e analogicherie sparse, musica prevalentemente per ambienti ma in grado di dare spazio anche alla forma canzone come nel caso di New Direction. Le spigolature ritmiche e le asperità della musica dei To Rococo Rot sembrano lontane anni luce, Stefan qui vira verso un suono generale se pur sempre irregolare, più meditativo, morbido e leggero nelle sue frequenti dilatazioni. Ne viene fuori un’opera molto suggestiva nel suoi scenari onirici, che lascia intravedere diverse strade da percorrere in futuro.
Voto: 7
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