Spoon ‘Kill The Moonlight’


(12XU/Wide 2002)

Prendete un po’ di Strokes, ma toglietegli la patina volutamente americaneggiante, poi aggiungete un pizzico di Lou Reed in veste glam con Iggy Pop che gli fa da maestro di canto. Scenario temporale: la giovinezza del brit-pop che passa e fortunatamente ritorna. Allora, calcolatrice alla mano: questo + questo + quest’altro, risultato gli Spoon con ‘Kill The Moonlight’. Americani sulla carta d’identità ma inglesi nei suoni, divertenti ma con giusto sguardo e orecchio ai padri. L’album è spigliato, non si ferma mai, non una pausa, non un tempo “morto”; si beve come una bibita fresca con le vitamine del tipo Ramones accoppiato con Lou Reed, questa volta in fase pre-puberale. Punk che si prende gioco di sé. Non troppo lungo per annoiare, l’attitudine punk insegna ancora, non troppo cervellotico per assillare, ma lungo giusto il tempo di divertire le “papille” uditive. Buona la successione dei pezzi, buono tutto l’album, buoni tutti. Ciao

Voto: 10

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