(Autoproduzione 2001)
Cosa pensereste di un gruppo che fa venire in mente allo stesso tempo: Elio e Le Storie Tese, Botch, Massimo Volume, Negazione, Refused, Sottopressione, Breach e chi piu’ ne ha piu’ ne ha metta. Strano vero? Eppure questi, cari signori, sono i bolognesi Laghetto. Dopo il demo d’esordio e uno split coi Magazine Du Kakao su LoudBlast, i quattro ( che rispondono a nomi strani quasi quanto i loro testi: F. Ratigher, John D.Raudo, Dr. Steve Frank e Tuono Pettinato) tornano con questo capolavoro di promo autoprodotto. La sensazione appena lo si ascolta e’ quella di rabbia. Sì perche’ ne vorremmo di piu’, sempre di piu’ e allora l’unica cosa da fare è ricominciare ad ascoltarlo dall’inizio e cioe’ da Zucca alla seconda, forse una metaforica denuncia dell’idiozia televisiva filo-berlusconiana, momenti riflessivo-melodici preannunciano irruzioni fulminanti di furore noise-core granitico. Secondo episodio: Ross con la sua intro malinconica,paranoica, parlata come Emidio Clementi insegna ma poi anche qua si sfocia nella foga hardcore, e di quella migliore. Non staro’ certo qui a descrivervi la nevrosi destabilizzante de La Sacra Sindrome Della Muccamoca (dopo averla ascoltata preparare il caffè non sarà piu’ la stessa cosa), la parentesi ipervelocizzata di Squilibrio Reificato o il degnissimo epilogo con la straniante, sorprendente, coinvolgente Uomo pera quanto piuttosto permettemi di celebrare la pazzia, la genialita’, l’ironia, la dissacrazione, la creativita’ di un gruppo di cui si sentiva proprio il bisogno.
Un lavoro tutto da assimilare, piu’ che interessante sia per la musica che per i testi, insomma cercatelo disperatamente e non dimenticate :“L’Oligofrenia dovrebbe essere un diritto di tutti.”
Voto: 9
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