I territori del silenzio e della incomunicabilità ambient vengono esplorati con una partecipazione emotiva straordinaria dagli artisti coinvolti in quest’altra raccolta autoprodotta, stavolta è il turno della nota webzine Spectrum che segue così il luminoso esempio di Fabio Scalabroni e la sua Technoseeker, pur distaccandosi notevolmente per intenti stilistici. Viene fuori un altro spaccato sulla fervente scena elettronica della penisola che fa piena luce sui suoi aspetti più ambient avanguardistici, a dimostrazione di una diversificazione di intenti davvero invidiabile all’interno della stessa. Ben 17 tracce per un imponente assemblaggio di atmosfere e attitudini noise dove le digressioni verso forme più ortodosse, con ritmi che perlomeno seguono una sequenza ordinata, sono l’eccezione. Derive sonore che hanno cifre stilistiche personalissime, totalmente slegate dalle tendenze del momento e che portano la sperimentazione del digital processing verso nuovi scenari. Qualche episodio è un po sottotono ma in una così imponente mole di materiale tutto questo ci può stare. In evidenza invece nomi gia noti come Paolo Veneziani e S. Talker Inc., ma anche gradite sorprese, Los Ermanos Eguales e Orchestra Vuota su tutti. Si inaugura così una nuova serie, un’altra raccolta destinata a rivoluzionare le modalità di fruizione musicale, in tutti i sensi.
Voto: 7
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