(Under My Bed Records 2000)
Un’altra One-Man-Band dalla Under My Bed Records,
altro lo-fi pensiero in suono.
The Fog in the Shell è il progetto solista di Marco (una delle due teste dietro la label) fin dal lontano 97, anche se in forma embrionale e atraversando diverse fasi.
Dopo un pò si passa da microfono e stereo di casa a pc e masterizzatore, si perdono di vista gli scopi iniziali, insomma succedono diverse cose, escono diversi demo-promo ecc.
Ed infine ecco qui l’ultimo prodotto di The Fog in the Shell, undici tracce di lo-fi malinconico e rigorosamente autoprodotto nella propria stanza (bella In my Room).
Ci piace per attitudine (ovvio) e per risultati questo ‘Sorry’.
Niente male Passage, arpeggio, delay e toni gravi di chitarre distorte in lontananza. Autumn ci apre gli occhi sull’inverno di una new wave (molto slow folk) decelerata che non ci appartiene più. Glassmaden Hopes chitarra voce più click e pop riverberati.
E’ tutto ok, tutto ok.
Se è per questo mi sono divertito anche con l’Outro: chitarra in controtempo e basso che disegna geometriche linee pop.
Consigliato per session cameristiche di discussioni svogliate sulle ultime uscite bibblio-cinematografiche.
Voto: 8
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