(Ochre Records 2002)
Il terzo volume della serie “Archive” della gallese Ochre Records mette sotto i riflettori i Longstone, duo formato da Mike Cross e Mike Ward che quest’anno ha fatto uscire anche l’album “L.I.F.E.span” per l’americana Blackbean & Placenta. Come già accaduto per le compilation dedicate a Stylus e The Land of Nod, il terzo volume di “Archive” è un doppio cd che mette ordine nella discografia del duo, dividendosi fra tracce pubblicate su singoli, inediti, live e remix.
La raccolta inizia con la trilogia di Convex Structure, apparsa in parte in un 10” split con gli Stylus uscito nel ’97 su Ochre. Le tre tracce mettono subito in evidenza il suono dei Longstone: si tratta di elettronica che fa ampio uso di sintetizzatori e che alterna passaggi ritmicamente vivaci, a volte giocosi e altre marziali, a momenti statici fra l’ambient e il noise. Convex Structure inizia infatti con una prima parte dalle ritmiche mosse, quasi ballabili, prosegue con una seconda parte iterativa e minimale, e si conclude con un ambient-noise piuttosto suggestivo. La composizione ritorna anche in un remix ad opera di Sonic Boom, ex Spacemen 3, e in una lunga versione live registrata durante il “Cmj Music Festival” di New York, da cui sono tratte anche altre tracce, fra cui si segnala Angular Repeats, caratterizzata da beats teutonici. Gli stessi ritornano in un altro brano live, Glacial Funk, che si distingue anche per un’insolita apertura melodica operata dal basso. Fra gli altri brani dal vivo si mette in luce Living Space, che vede ai sintetizzatori L.I.F.E. il chitarrista di Echo & The Bunnymen Will Sergeant, e i tre pezzi, davvero ottimi, registrati al settimo festival della Ochre e arricchiti dal clarinetto di Chris Cundy e dal basso di Steve Moody. Tra i brani tratti da compilation, infine, da sottolineare i tre bozzetti ambient Where there’s L.I.F.E. there’s hope, Auto//:Stirling/.Trace e Lsb, tratti dalle compilation della Audio Resarch dedicate a pezzi di uno-due minuti.
Se la cosa vi interessa date un’occhiata al sito della Ochre Records, che permette acquisti via carta di credito e nel cui spazio shopping sarà disponibile a giorni anche il nuovo disco di The Land of Nod (recensione a breve su Kathodik). Fra l’altro in questi giorni è in corso una promozione che regala per ogni ordine un sampler di 17 tracce tratte dal vasto catalogo dell’etichetta gallese.
Voto: 7
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