(Rockambula 2002)
Quante volte ci saranno stati dei disperati tentativi di mettere insieme dei gruppi underground italiani di punk/indie/hardcore e compagnia per farne brillare qualcuno?
E così ci si riprova con la compilation di Rockambula, che mette insieme le solite band semisconosciute.
Il punto è che a parte qualche straordinaria eccezione il tutto trasuda un’amatorialità che tende a stare un po’ sui nervi, del tipo una voce che urla ‘Sto a provà, sto a provà!’ all’inizio della terza traccia dei Lana Sinclaire, che suppongo siano di Roma.
Simpatici gli P38ks che copiano decisamente molto i Marlene Kuntz, ma con passione e professionalmente.
Direi che però se c’è bisogno di farsi due risate non è da lasciarsi scappare questo cd, spettacolari gli Elettroencefalo che scimmiottano l’indie di gruppi come Yo La Tengo in un modo abbastanza ridicolo, risultando in una poesiola narrata su una musica spagnoleggiante.
Peccato per i Miasma, una bella canzone (presa da un loro album del 98) penalizzata dalla produzione indecente.
Tralasciamo i Coffee Shower e i Delirium Tremens, di cui potete leggere nell’apposita recensione.
Se la cavano bene gli Hungry Heroes in una specie di nu-metal con una gran voce che ricorda vagamente Zack de la Rocha, gruppo sicuramente da tenere d’occhio.
I Brutal Faith ricordano invece molto la scena black/death metal romana, abbastanza simili ai Kvntvr se qualche povero sventurato li conosce. Non male l’assolo di chitarra.
Ottimi gli Spellcraft, anche loro penalizzati da una produzione appena sufficiente, con il loro metal sospeso fra il gothic e il doom e suonato con grande passione.
Chiudono i No More Fear, che fanno i massimi alternativi e mettono un violino in sottofondo su un grind death alla Cannibal Corpse piuttosto spinto. Una follia interessante.
Beh tutto sommato nella compilation non ci sono canzoni proprio brutte, il problema è che non c’è proprio nessun legame che le unisca. Pazienza.
Voto: 8
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Autore: nukep@inwind.it