(Wagram/Audioglobe 2002)
“Meuuws 2”, arricchito di 4 nuove canzoni, non è altro che la riedizione dell’album “Meeuws”, precedentemente edito nel solo Benelux da Sharko. Dietro a questo pseudonimo (e al logo dell’uovo con cuffietta) si nasconde David Bartholomè, stralunato cantautore belga. Dotato di un talento discreto ma non certo geniale (intendiamoci: non è un Mark Linkous delle Fiandre) e di una improbabile voce giusto a metà strada tra Sting e J Mascis (!), mette in fila una serie di canzoncine più o meno gustose, dense di ironia e di effetti elettro-giocosi che, puntando un occhio ai Sebadoh e uno ai dEUS, cercano la via di un pop moderno e (moderatamente) originale.
Spesso il gioco riesce bene come nel caso del tris vincente di I Went Down, Bootleg of AC/DC e Malcolm, (non a caso le uniche 3 tracce prodotte da Mike Mogis dei Bright Eyes), dove Sharko riesce a dosare bene gusto pop, sonorità lo-fi e uno spiccato sense of humour. Altre volte invece, calcando troppo la mano (U Got Us, Wig), Sharko si perde nell’autoindulgenza dei suoi pezzi; specialmente quando vuole suonare come i suoi conterranei dEUS, senza avere dalla sua, la stessa profondità e grandezza compositiva del gruppo di Tom Barman.
Insomma: si aspettano miglioramenti, ma c’è più di un motivo per essere ottimisti. Per il momento non possiamo valutare quest’album oltre il “carino”.
Voto: 7
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