(Musica Moderna Records 2002)
Questa compilation è mia!!
Sapete… come si suol dire… pane per i miei denti.
Mai stato così in linea come stavolta.
Complimenti a Luca Pagani, Massimo Bressan e Francesco Calandrino che partecipano, assemblano e curano
questa compilation che dà spazio a ri-manipolatori delle italiche lande.
Plunderphonics and cheap electronics non parlano un’unica lingua, l’anglais. Ora in nuova confezione con
“italian language” in più
Ma andiamo al prodotto sonoro.
Sprut (Giustino di Gregorio) apre le danze con Miss Credenza ad Oltranza miscelando Count
Basie, Captain Beefheart, Insekt ed altri, ma già questi nomi dovrebbero bastare a mettere in moto
neuroni pigri, disabituati dal letargico environment musicale in cui si è costretti a vivere, o almeno a
dare un’idea diversa di cosa significhi realizzazione musicale. Qui si procede per tasselli e
sovrapposizione-incastro. Piacevole e groovy(?!), body-fuzz-bluesy.
Affine al precedente il pezzo di Roccu, Ti sopporto!, che ci allieta sovrapponendo
escandescenze batteristiche con down-tempo soul e manipolazioni di loop.
Con Fancesco Calandrino (Ri Fasòla Austìna E Fasola Pasta____) si parte alla scoperta
della registrazione ambientale lo-fi, field recordings quotidiani, noises che non ricordavate di avere
in casa, tribalismi da stanza deserta, più manipolazioni sul ‘vuoto’.
Schaeffer al mercatino delle pulci che si impegna il cappello con su la dedica di John Cage.
Massimo Bressan con Porticat Religion frulla insieme P.I.L., Cat Power e Portishead,
intelligentemente per qualche minuto carrezzevole, non preparandoci ai deraglimenti free-jazz-patchwork
di Crìa Cuervos con Metralletta de Bolsillo (ipercompressi).
Cheap electronics and silence il territorio su cui si muove Claudio Parodi con Lonelines:
glitch, bleep e registrazioni bucano un velo di silenzio (mai preponderante ma comunque determinante)
donandoci visione di camere anecoiche ingombre di scatolette e oggettini sonori debitamente amplificati.
Lenta inv-evoluzione verso un impasto di organetti, voci rubate e saturazioni.
ENIAC devia verso una manipolazione più computeristica di frammenti sonori con Your Feet on my
Face, looped sample e granularizzazione degli stessi a creare circoli viziosi che sanno di lavatrici
meccaniche… con gli occhi
Il salotto di nonna speranza si inseriscono con un break di micro-spot musicali che sono il
preludio (il titolo è proprio questo Prelude) a Luca Pagani con Terra Zero, nella
quale un mix di autori quasi sincretici (Dubuffet [art brut e paintings materici], Mallozzi [sound
artistis], e Bok[sound poems-artist and other]) ci regala questo mini-cut di forma compiuta su
scritti-parlati pre-esistenti (sound cut-up-poems?).
Piacevole, rassicurante e stimolante.
Concetti densi, rubati e a basso costo… che volete di più?
Ah, il cd ha una controparte visiva veramente gustosa, un booklet di cut-up-sovrapposizioni grafiche da
sfogliare e coccolare, ad opera di Steve Raton, Raffaele Gallucci, Lancillotto Bellini, Stefania
Canepa, Laura Parodi, Francesco Calandrino e Luca Pagani.
Da avere.
Potete richiedere il cd via e-mail o utilizzando la vecchia posta lumaca ai seguenti indirizzi:
Claudio Parodi
Via Trieste 46/23
16043 Chiavari (GE)
e-mail: cla.parodi@libero.it
Voto: 9
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