Closet Monster ‘Killed The Radio Star’

Se mi lavassi le mani con una saponetta odorante di fragola e una di mirtillo, quale sarebbe la differenza? A parte che in entrambi i casi sarebbe un odore disgustoso, direi che il risultato è comunque lo stesso, le mani saranno pulite.
E quale miglior modo di introdurre un gruppo di banale punk rock che apporta al genere una novità talmente infinitesimale che alla fine il prodotto non cambia?
Ecco prendiamo i Sum41, sostituiamo i testi idioti con qualcuno vagamente impegnato, chessò qualcosa di veramente originale del tipo ‘Fuck racism, racism is bad, racists are assholes’ e amenità simili. Cosa cambia al minestrone? Decisamente poco.
Fra l’altro due membri dei Closet Monster facevano proprio parte dei primi Sum41, quindi direi che l’esempio cade a pennello. Controllare il libretto del primo cd dei suddetti, se non ci credete.
Insomma, ma tutto sommato alle nostre orecchie cosa importa di queste futili informazioni? La musica è discreta, se vi piace il punk rock scacciapensieri e senza senso, i Closet Monster sicuramente vanno bene. Altrimenti mi sa che siamo proprio nel campo sbagliato, nonostante vogliano essere alternativi rispetto al solito punk rock da mainstream, non possono certo permettersi di spacciarsi da band impegnata.
Insomma prendete i Sum41, dategli un atteggiamento da Anti-Flag (solo quello mi raccomando) e via.
Che noia…

Voto: 6

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Autore: nukep@inwind.it