(Ersatz Audio 2003)
In fondo le etichette servono. Electroclash. Come farne a meno ormai… mi semplifica di parecchio la vita in termini di caratteri sprecati su nomi di gruppi e aggettivi più o meno fantasiosi. Ma proviamoci dai… lo stesso lo stesso… uhm… punk cinquantenni a Detroit a passar sole a brufolosi teen-agers all’uscita dall’ennesimo rave-club-hoancoralatestachepulsa americano. Si penso che renda bene l’idea. Me li vedo proprio: “senti, senti questa!” e battere ritmicamente qualcosa. TR808-909, sequencer, aria da 80s inoltrati, appare qua e la anche un basso molto dark-wave a contrappuntare sbarazzini sequencing e vocalizzi ever-reverbered. Di sicuro qualcuno proverà qualche passo alla kraftwerk robotici, o una pogata spastica autolesionista… tanto per ricordarci che “oh cazzo!” e poi mettete quel che vi pare per giustificare l’esclamazione.
Una superpresaperilculo!!!
Aaaahhh quei cattivi di una volta… dove siete finiti miei villains?.
Entusiasmo che autogenera se stesso durante l’ascolto. O noia autoreplicante (a seconda del tipo, non il mio). Peccato la stampa non li veda così di buon occhio (almeno qui in Italia), avevo proprio bisogno di qualcuno verso cui puntare il dito (“li vedi quelli mi danno la f….”).
Aleggiano ancora, sti cazz di Adult, sul cuscino d’aria creato da “Resuscitation” (bello), ci provano, ammiccano (ruvidi), non son quasi cambiati di una virgola, allungano la mano verso il portafogli (il nostro)… e ormai è troppo tardi… troppo impegnato a saltellare idiota su i ghignetti di Turn your back… nenene neneneeeehhh!!! Ma neanche Nothing of the Kind vi deluderà.
“non vorrei mai mai mai sapere la verità su quello che è successo” (di… non ricordo, ma è meglio così)
Voto: 8
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