(Aleatory Productions 2003)
100 cds, 100 copertine (ideate da Nicola Giunta).
Bel lavoro certosino. Rigirarsi la propria copia unica fra le mani è una bella soddisfazione… anche vagamente retrò. Decisamente in linea con il nome dell’etichetta: Aleatory Productions. Anche se l’unicità è un pia illusione… è così, dolce abbandonarsi all’idea, senza enfasi, senza vociare… più che altro da soli… perché i salotti avant sono così… noiosi.
Prima compilation per la Aleatory Productions (cd-r label totalmente autoprodotta autogestita e autodistribuita, cito letteralmente dalle info) di Nicola Giunta (attivo musicalmente sotto lo pseudonimo Mouse and Sequencers) fino a qualche mese fa sfondo delle sue personali elucubrazioni musicali… ora anche di quelle di altri, amici, affini, conoscenti, coincidenti. Insomma un specie di specchietto per le allodole, di coltivazione batterica fallace messa li ad arte per attirare quanti hanno voglia, idee, suoni da mettere… qualsiasi esse-i siano. Vi ritroviamo diversi personaggi conosciuti, infatti, e nuovi acquisti, che son sempre la cifra di iniziative del genere. Vecchie conoscenze ce ne sono eccome: dai Larsen Lombriki che lievemente polleggiano jazzati e ambientosi (nondimeno fuori squadro), a Maisie che riscoprono verdi radici no-wave tuxedomooniane (o forse più a ‘la chiesa di moon’? mah…), GiGasparin e Amosim Nofanat lentamente interpolano atmosfere a la Current 93 con lamenti e rising-gorgoglii silenziosi, mentre i Tottemo Godzilla Riders giocherellano abilmente con il pop, tanto da esser addirittura riconoscibili.
Ma sono i nuovi che incuriosiscono di più, quindi procediamo (random) e vediamosentiamo. Vari atteggiamenti e tedenze ben, o mal, volentieri estreme attraversano i restanti microsolchi: Shoutscire introduce all’esperienza ballonzolandoci intorno tastiera casio in braccio e stringato tocco lo-fi, Herself arpeggia ostinatamente una nenia soffuso-onirica piacevole quanto ben-accetta (riaffermazione del voler essere ‘moto browniano’ di questa compilation), Iritur ci spara nelle orecchie schegge di concretismi, rumblings e feedback, Rosas y Tulipanes mi fanno venire in mente certe cosette di tape loop dei Nurse with Wound (e infatti mi rimetto su Silvye and Babs e interrompo la stesura della qui presente per un po’), Punck alza il tiro frequenziale e imbastisce una ragnatela costituita da un solo filo di loops monofonici, The Orange rockeggiano donandoci un senso di rancido da cassetta ritrovata in garage contenente chissà quale gruppo.
Ne lascio fuori molti e tutti meritevoli sperando che ciò sia un incentivo ad accaparrarsi l’oggettino in questione.
Pensate che bello… scartabellare negli scaffali degli amici e non esser sicuri di poter riconoscere le cose che hanno in comune con voi.
E pensate che questo è solo uno dei 100 vantaggi che si porta dietro la qui presente “? _________ !”.
Cercatela, trovatela se ci riuscite.
Voto: 9
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