Chevreuil ‘Chateauvallon’

(Ruminance /Ottonecker 2002)

Il duo francese dei Chevreuil, composto da Julien F. Riffs alla batteria e Tony C. alle chitarre, giunge con “Chateauvallon” al secondo disco ed arriva a questo traguardo con un produttore importante. Alla lettura di Steve Albini alla cabina di comando non siamo riusciti a frenarci dallo scommettere sul contenuto del cd. La parola math-rock è quella che immediatamente è venuta alla mente ma al primo ascolto è saltata più che altro all’orecchio una somiglianza con certo metal-psichedelico (non di quello heavy) che, giusto per capirci, ha fatto la fortuna di gruppi come Tool e relativi epigoni. Volendo proprio essere buoni potremmo riferirci al gruppo come dei Don Caballero in erba (troppa grazia?) mancando però di dinamicità e di creatività, qualità che hanno caratterizzato i lavori dei maestri in questione. Quello a cui ci troviamo di fronte sono intricate strutture strumentali ricamate dai due musicisti che però il più delle volte denotano una mancanza di personalità e alla fine della prima traccia non possiamo fare a meno di pensare ai già citati Tool. Dopo che un’altra manciata di pezzi passa senza colpo ferire la sensazione che il gruppo abbia lasciato il meglio per la fine diventa una constatazione. La scrittura si fa più essenziale ed interessanti risultano le aperture di Forteresserecourage, le parti di batteria di Capcombat e le atmosfere eteree della conclusiva Rauturo. Non un brutto disco, mi preme sottolineare, ma niente che aggiunga una cosa che sia “una” ad una musica che da anni ormai mostra la corda.

Voto: 6

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Autore: agguato@hotmail.com