(Ersatz Audio /Wide 2003)
Ci mancava, l’aspettavamo ed è arrivata: l’ala now wave dell’electroclash.
Artefice di cotanta impresa è uno dei personaggi più carismatici (sebbene si è sempre tenuto ai margini) fuoriusciti da quella magnifica scena che destabilizzò il panorama musicale nella seconda metà degli anni 90: il maestro di cerimonie James Marlon Magas. Passato alle cronache soprattutto per essere stato la voce dei grandi Lake Of Drakula (uno dei più validi gruppi di quel periodo), Magas si presenta in veste solista, dopo il mini pubblicato nel 2002 sempre per la ersatz audio, e ancora più convinto dei propri mezzi, con bordate di infernale electro a declamare gli incubi partoriti da una società alla deriva ed elaborati da una mente (quella di Magas, appunto) tanto disturbata quanto disturbante. I riferimenti più prossimi, oltre ai padroni di casa Adult, (anche produttori del disco nella persona di Adam Lee Miller) sono i Suicide, il cui Alan Vega è sicuramente più che un semplice modello per il nostro. I pezzi sono tutti più che ottimi: electro-wave scheletrica, squadrata e greve, sostenuta da un Magas in grande spolvero, lontano dall’art-rock scorticante dei Lake of Dracula ma sempre spavaldo e politicamente scorretto. Come più ci piace, in poche parole. Su tutto si scaglia l’eccezionale psycho-cabaret del pezzo di chiusura (Two Much Fear), degno del miglior Quintron.
Voto: 7
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Autore: agguato@hotmail.com