Allora prima la pasta in bianco, poi lo swing e infine la simpatia. C’è tutto…mi pare di si.
Pasqualeeeeee!!! Finite a leggere il libro e vi sembrerà che qualcuno vi ha chiamati apostrofandovi con questo nome. Sarete sicuri allora di essere entrati a far parte della cerchia degli amici/fans di Nicola Arigliano, in arte Pasquale Arigliano.
Cantastorie senza malizia dalla “brutta faccia”, ma questa biografia uscita per l’editore Stampa Alternativa intitolata ‘Nicola Arigliano My Name Is Pasquale’ sfata in maniera documentata il luogo comune, o meglio ancora “crooner” jazz italiano di classe 1923, smagliante interprete di canzoni che hanno accompagnato la rinascita dell’italico stivale, vedere anzi ascoltare I Sing Amore, ma anche grande e raffinato interprete di swing, accompagnatosi negli anni con i migliori interpreti nostrani del jazz, un nome a caso Franco Cerri associato, come Nicola lo è a un digestivo, ad un detersivo.
Anche perché il nostro nella sua rutilante e divertente vita, qui raccontata con ironica devozione da Ernesto De Pascale e Michele Manzotti facendo parlare chi lo ha conosciuto e ci si è scontrato/incontrato, oltre a diventare una icona della nostra storia musicale si è guadagnato la pagnotta (non tanto metaforicamente parlando) anche come interprete dello spot del digestivo Antonetto, fino a diventare nell’ inconscio collettivo l’uomo Antonetto.
Per poi ritirarsi a vivere in campagna, vita spartana e cucina minimale, buona cura che gli ha permesso (e gli permette) di conservarsi frizzante e scorbuticamente simpatico fino alla dovuta riscoperta artistica che sta avvenendo in questi tempi. Da leggere, da ascoltare anche perché allegato al libro c’è un cd dal vivo, da scoprire o riscoprire. Come quel vecchio detto: la vecchiaia dà i frutti migliori, o no forse non è proprio così, comunque…
Pasqualeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!
Marco Paolucci