(G7 Welcoming Committee Records 2003)
Già dal nome della casa discografica diventa abbastanza facile capire l’argomento preferito dai canadesi Mico: globalizzazione, politici corrotti e via dicendo.
Però preferisco farlo in maniera più sottile piuttosto che gli insopportabili ‘fuck the system’, il che alla lunga è sicuramente apprezzabile. Musicalmente al primo ascolto non sembravano nulla di speciale, eppure con un po’ di attenzione è facile scoprire come gli arrangiamenti sono piuttosto curati, certe volte arrivando a livelli Engine Down.
La produzione poi aiuta molto i Mico a suonare chiari e decisi (pure loro come la Sambuca?) e a donargli quel po’ di melodia che non dispiace mai.
Anzi veramente i Mico non sono mai molto aggressivi, si mantengono sempre su livelli ‘emo’, ma non esagerano mai, riuscendo a non stancare anche ad ascolti ripetuti.
Insomma è un album di una band che non è certo alle prime armi, sa cosa vuole e riesce ad ottenerlo senza troppi intoppi. Non male davvero!
Voto: 8
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Autore: nukep@inwind.it