(Improvised Music From Japan/Fringes 2003)
Sessione dal live datata 2002 in quel di Tokyo per le tre signorine molto carine
che si cimentano al laptop, al piano trattato ed ai microfoni a contatto in un,
purtroppo, abbastanza consueto tour de force acustico che non aggiunge più
di tanto alla fama delle tre artiste; prese in considerazione languendo talvolta
(se non spesso) in una pericolosa palude di luoghi comuni del genere. Le prime
due tracce ci avvolgono in maniera spiraliforme, senza tuttavia lasciarci nessun
brivido lungo la schiena, lo scarto è dato spesso dal lavoro di rielaborazione
dei suoni elaborati dalla Matthews che riesce ad avvolgere l’ascoltatore in una
nube sgranata di frequenze oniriche che conosciamo bene dalle precedenti opere
della simpatica Kaffe, ma che ricordavamo tuttavia molto più intense e oltremodo
taglienti, le sovrapposizioni della parte acustica deviano in parte il percorso
senza scaldare più di tanto, ed allora quando nel terzo brano una pulsazione
elettronica ben presente inizia ad occupare lo spettro sonoro duellando cupamente
con il metallico sfrigolio delle corde si è quasi convinti che il cambio
di marcia sia imminente; invece nulla.
Chiarisco che il lavoro non è orrido come le mie parole possono lasciar
presupporre, è soltanto la perfetta esposizione di tutti i luoghi comuni
di un genere che se assolutamente privo di ironia può dar luogo ad un forte
ed incontrollabile torpore se non ad improvvisi slanci verso il proprio impianto
stereo per riportare il proprio ambiente a quel silenzio che talvolta è
molto più rinfrancante di tutto questo baccano serioso.
Voto: 5
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