Live Report dei BR all’interno della rassegna Ferrara sotto le stelle
Ferrara sotto le stelle. 7 luglio
Preceduti dai Red Worms Farm e da un certo numero di non bene identificati problemi tecnici, il trio italo-americano (gemelli Pace) –giapponese (Kazu Makino) entra trionfante nella meravigliosa piazza Castello, fra una marea di gente letteralmente di ogni tipo. Infatti, causa la gratuità dell’evento, si potevano scorgere dodicenni eccitati al loro primo concerto e settantenni in prima fila che, al contrario del nipote assonnato, intendevano assistere alla performance fino alla fine, forse incantati dai balletti poco casti della bella Kazu in abito giallo.
A dispetto delle loro origini, i Pace non si esprimono e lasciano la parola alla loro collega giapponese, la quale dichiara di non essere particolarmente forte nemmeno con la lingua inglese. Non importa, perché da quella povera strumentazione (due chitarre e batteria, raramente un basso) un po’ blues che non fa altro che alimentare la gracchiante atmosfera noise, escono note che incantano il pubblico, taglienti e ossessive, anche le più minimali. Le energiche voci alternate di Simone e Kazu si confondono col feedback un po’ sonicyouth e la batteria di Amedeo.
La serata passa piacevolmente e nonostante il “casino”, probabilmente riferito ai problemi tecnici, dichiarato da Kazu Makino, il terzetto ci regala un soddisfacente bis, prima di scendere definitivamente da palco e stringere le mani ai fans.
Ambra Galassi