“WEIRD LOVE”
autore: Scientists
etichetta: Karbon
anno di pubblicazione: 1986
con: Tony Thewlis, Leanne Chock, Boris Sujdovic, Kim Salmon, Phillip Hertz.
Vent’anni fa la grande mareggiata del rock australiano sembrò voler distruggere tutto. Cosa rimane oggi di quell’evento. Poco, ma in quel poco ci sono sicuramente questi Scientists, che furono considerati gruppo minore e che, ascoltati oggi, appaiono molto meno estremi di quanto sembrarono ai nostri zii; ma molto più estremi, comunque, di quanto i loro prodromi sixties-revival potessero far pensare. Il rock metropolitano del loro periodo d’oro miscelava Cramps, Suicide e Stooges – questi stanno dappertutto, grazie Manuel!!?! – con una buona verve blues, realtà oggettiva facile da recepire già dando un occhiata al singolo che inizia la loro seconda vita: Suicide con le chitarre sul lato A, la meravigliosa We Had Love, e una stratosferica versione di Clear Spot, firmata da nonno Beefheart, sul lato B. In questa esplosione di creatività, dal 1982 al 1985, gli Scientists pubblicarono una lunga serie di singoli, EP e mini-LP; ammassare insieme tanta grazia avrebbe voluto dire sfornare un disco con tutti i limiti di una raccolta, cioè disomogeneo sia per quanto riguarda la qualità delle registrazioni sia per quanto riguarda il coagulo sonoro del gruppo. Forse è per questo motivo, o forse più banalmente per il cambio di etichetta (ma il risultato è lo stesso), che Salmon & Co entrarono in studio, nel Febbraio del 1986, e ri-registrarono quanto di meglio avevano prodotto fino a quel momento. Il loro brio è allo zenit, e canzoni come Swampland, Demolition Derby, We Had Love, Nitro, When Fate Deals Its Mortal Blow e You Only Live Twice sputano tutto lo spirito malato, e refrattario a farsi addomesticare, che li possiede; dacché gli Scientists erano davvero selvatici e non forzati a tener la parte per sfruttare le circostanze.