Ernesto De Pascale ‘Bessie’s Blues’

Prima puntata di ‘Il rigattiere alla ricerca’

Una delle regole deontologiche di un rigattiere che si rispetti è quella di adocchiare al primo colpo una chicca ritenibile tale, libro o disco che sia e di non lasciarsela sfuggire a qualunque costo. E come si dice: “a volte ritornano”, riferito e traslato in questo caso possiamo dire “a volte capita” e, anticipazione ricapiterà per un bel po’, che un rigattiere tale e quale come quello descritto sopra faccia il colpo grosso cogliendo un libro da un catalogo e lo ripresenti a voi web-lettori. In questo caso si tratta di una breve ma stupenda biografia che Ernesto De Pascale ha dedicato un po’ di anni fa a Bessie Smith, intitolato ‘Bessie’ s Blues’ e uscito in quel tempo per la casa editrice Stampa Alternativa. Fortunatamente è ancora in catalogo quindi consiglio tutti di richiederlo anche perché a mia memoria è l’unico testo in italiano ancora in circolazione su Bessie Smith. A parte questo, che basterebbe e avanzerebbe, il libro tratta di questa incredibile  imperatrice blues, mai titolo fu più azzeccato, che ha contribuito a definire il modello di canto jazz  senza eguali allora come oggi. Dai suoi esordi giovanili con le incisioni chiamate a quel tempo race records , esclusivamente per il pubblico nero, ma che facevano guadagnare palate di soldi a speculatori bianchi, da notare che a quel tempo non esistevano le royalties,  alla fine tragica e drammatica, ammantata di mito e  specchio di come era lei sul palcoscenico,  in un incidente automobilistico sulla strada che la portava ad un ennesimo concerto dove avrebbe dato l’anima come sempre, ogni volta come se fosse la prima volta.  Nel mezzo la scoperta della sua bravura da parte di John Hammond Sr., dannatamente bianco e lungimirante, dobbiamo a lui la possibilità di ascoltare buona parte del gotha popular a stelle e striscie, riprendiamo dalla lista che ha fatto Pascale qualche nome per gradire: Billie Holiday (a presto su questo sito), Ray Charles, Aretha Franklin, Bob Dylan. E ancora una manciata di registrazioni capolavoro con un altro mostro (benevolo) sacro come Louis Armstrong, la sua storia di amore/odio con il marito Jack Gee etc. etc. Sembra l’Odissea, ma è una storia blues sul blues. Ricercate questo libro oppure buttate via il computer. A voi la scelta.

 

 

 

Marco Paolucci