Oh oh minghia, ‘sti Himsa fanno sul serio, certo non gli piace adottare vie di mezzo quando si tratta di argomenti come morte, distruzione, suicidio e compagnia bella. Ciò si evince in primo luogo dal loro sito pieno di foto, con biografia inclusa, di gente morta suicida, e ovviamente ascoltando questo signor cd.
Si tratta di quel bel metalcore infuriato ai limiti con il death; si sa che quando gli ingredienti del genere ci sono tutti è facile superare il confine: doppio pedale, due chitarre laceranti, batteria che picchia come una mitragliatrice, voce stile Napalm Death, testi satanisti decisamente brutali…
A livello musicale siamo su roba di ottima qualità: i due chitarristi Johnson e Curr creano un muro di suono difficilmente intaccabile e ogni tanto staccano con sorprendenti assoli al fulmicotone, il batterista non si ferma un minuto e neanche Pettibone (ex Undertow) con i suoi strilli gutturali.
Insomma agli amanti del metalcore non posso che consigliare di dare un’ascoltata agli Himsa (parola sanscrita che sembra avere diecimila significati, ma tutti negativi!), per gli altri… meglio andare cauti!
Vai Pettibone scassa tuttooo!
Voto: 8
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Autore: nukep@inwind.it