(Percaso 2003)
Coloro che avevano amato quello splendido bozzetto che apriva “About” – titolo: Dior – avranno di che essere soddisfatti dato che ben cinque brani, dei tredici che compongono questo nuovo CD, raccolgono quell’eredità, mantenendosi su una durata al di sotto dei due minuti, e ne ripropongono il fragile e cristallino poetare. Il sassofonista Christoph Gallio, leader del gruppo, spiega ciò come conseguenza di una vita molto parcellizata (manager di se stesso, discografico, produttore, insegnante e, naturalmente, strumentista) ma anche come scelta attitudinale… dal momento che lui non è certo tipo da scrivere sinfonie. Fa piacere ritrovare il gruppo, a dispetto dei molti cambiamenti avvenuti al suo interno, nella solita splendida forma. I Day & Taxi, ad eccezione del leader, si ripresentano infatti con una formazione completamente rinnovata e i due nuovi componenti, Daniel Studer al contrabbasso e Marco Käppeli, spostano l’epicentro in una dimensione lievemente più sperimentale, dal momento che il primo sembra più propenso, rispetto al suo predecessore, a spingersi verso forme improvvisate ti tipo non jazzistico mentre il secondo porta una maggior grinta che si manifesta in una propulsione più brusca e più robusta al tempo stesso. Il confronto fra la vecchia e la nuova formazione può essere agevolmente fatto dal momento che il CD contiene un’altra versione di Laetitia Pop-Corn, il brano che la passata line-up aveva registrato per la compilation “Atomic Milk Throwers” pubblicata da Snowdonia. Oltre a questo, e ai cinque bozzetti di cui abbiamo detto (Chie, Walter & Claudia, 101, Emilio’s Party Song e Yohji), i titoli più fenomenali sono Peter Zorro H, dalla struttura armonica molto new thing, A Postcard For Andreas, dai connotati singolarmente rarefatti, Save e Quiet Days, dalla struttura spigolosa memore di Coleman, Braxton e Lacy, Ann’s Wedding Song, con una serrata sequenza dai colori continuamente cangianti che a un certo punto sembra citare “West Side Story”, Lament For Matthias, un poetico ricordo del musicista svizzero Matthias Burkhardt morto nel 1990 a soli 30 anni, Tea For D, una splendida melodia dal gusto popolare dedicata all’ex batterista del gruppo Dieter Ulrich… oooops, mi rendo conto di aver citato praticamente tutto. Christoph Gallio è un musicista parco, lontano da mode e tendenze, il cui linguaggio e la cui poetica sono sufficientemente personali e in grado di farsi apprezzare da un pubblico ristretto ma fedele. La sua forza sta proprio nella moderazione del linguaggio e nel riuscire a esprimersi, pur senza lanciarsi in torride avventure sperimentali, con una freschezza che in molti dovrebbero invidiargli. Bentornato! (no ©)
Voto: 7
Link correlati:Percaso Home
Autore: sos.pesa@tin.it