18 e 31 ottobre |
salve.
dopo la pausa estiva riprendono le serate organizzate dalla unhip records al
circolo arci container club di bologna, quest’anno sotto il marchio “YOUTH
BAIT”. per il mese di ottobre due concerti di cui faccio seguire info e
relative biografie, con preghiera di pubblicazione. ovviamente rimango a
disposizione per ulteriori approfondimenti e/o invio di foto/materiale
promozionale.
saluti,
giovanni gandolfi/unhip records
www.unhiprecords.com
youth bait e unhip records presentano:
SABATO 18 OTTOBRE THE WALKABOUTS – per una UNICA data italiana finalmente
ritorna lo storico gruppo di seattle a presentare il nuovo cd retrospettivo
“shimmers” pubblicato dalla glitterhouse. ad aprire la serata il concerto di
LARRY BARRETT (seattle, USA)
a seguire disco indie-rock con dj “uomo dell’anno”
VENERDI’ 31 OTTOBRE in collaborazione con DNA concerti: ARAB STRAP –
l’eccezzionale gruppo scozzese presenta dal vivo il nuovo acclamato LP
“Monday at The Hug And Pint”, uscito per chemikal underground records.
a seguire dj “uomo dell’anno” + pinktronica djs
INFO LINE: 329 0798053
info@unhiprecords.com
CONTAINER CLUB via dello Stallo 7 Bologna
ingresso con tessera arci
Apertura porte ore 21
www.containerclub.it
www.unhiprecords.com
per raggiungere il Container:
in autobus: dal centro città linea 14 fermata GRATTACIELO
in auto:
– da Milano e Firenze prendere la tangenziale in direzione Ancona,
uscire alla n.11 (San Vitale), girare subito a destra e alla seconda
strada a sinistra
– da Ancona prendere la tangenziale, uscire alla n. 11 (San Vitale),
girare subito a sinistra, alla rotonda seguire la direzione centro
quindi girare alla seconda strada a sinistra
<note biografiche>
THE WALKABOUTS + LARRY BARRETT – SABATO 18 OTTOBRE 2003 UNICA DATA ITALIANA
bio walkabouts:
Nel 1984 nascono i Walkabouts, una
band che a dispetto di background (punk)/provenienza geografica
(Seattle)/etichetta discografica (Sub Pop), ha sempre avuto ben poco di
“grunge” rifacendosi piuttosto a modelli più classici mischiando la
tradizione dei cantastorie della musica roots americana con il rock’n’roll
più sanguigno e “vero” di un Neil Young. Questa loro maggiore vicinanza
musicale al folk piuttosto che al metal e le loro liriche più poetiche in
senso dylaniano piuttosto che punk, non ha fatto loro godere del successo di
altri gruppi loro concittadini, fino a quando a metà degli anni 90 i loro
dischi hanno cominciato ad essere pubblicati solo in Europa, dove hanno
sempre avuto maggiore attenzione da parte di pubblico ed addetti ai lavori.
Con una discografia ricchissima (solo tra il 93 e il 95 hanno pubblicato 7
albums come Walkabouts ed anche come Chris & Carla, il duo che Chris Eckman
ha in piedi assieme all’altra voce dei Walkabouts: Carla Torgerson, che tra
l’altro ha
duettato anche col cantante dei Tindersticks nel secondo disco della band
inglese). Il 1996 segna un cambiamento per il gruppo che approda alla Virgin
per la quale pubblica “Devil’s road” che, come il successivo “Nighttown”, è
registrato con l’orchestra filarmonica di Varsavia e prodotto da Victor Van
Vugt (noto per aver lavorato con Nick Cave, del quale tra l’altro i
Walkabouts hanno interpretato “Loom Of The Land”). Nella discografia dei
Walkabouts ci sono anche svariati dischi live (uno dei quali registrato con
una orchestra greca), dischi di sole covers (fra cui anche una
interpretazione di un pezzo scritto da Fabrizio De Andrè ed Ivano Fossati),
compilations di brani sciolti, colonne sonore di film e i più intimi ed
acustici dischi usciti sotto il nome di Chris & Carla (con ottime
collaborazioni inclusa quella estensiva con il chitarrista dei R.E.M. Peter
Buck). Chris Eckman ha anche fatto uscire nel 2000 uno straordinario disco
da solista intitolato “A Janela”, composto mentre viveva in Portogallo.
L’ultima fatica dei Walkabouts (nel frattempo approdati definitivamente
sull’etichetta tedesca Glitterhouse) risale a 2 anni fa (il disco ha
segnato anche il ritorno sul mercato americano). Nella unica data italiana
del container di bologna i walkabouts ritornano nel nostro paese in
coincidenza dell’ l’uscita del loro primo “best of”, rendendo l’occasione
davvero irripetibile per ascoltare i brani migliori di questa band dalla
carriera ventennale.
weblinks:
www.thewalkabouts.com
www.glitterhouse.com
bio larry barrett:
Originario dell’Idaho ma già da tempo residente a Seattle, Larry Barrett è
arrivato alla pubblicazione del suo disco di debutto proprio mentre era in
tour come componente aggiunto dei Walkabouts. Il suo demo, lasciato sul
tavolo dell’etichetta tedesca glitterhouse, si è poco dopo tramutato in
“Flowers”, suo album d’esordio cui è subito seguito il limitato (ed
esaurito) “Beyond the Mississippi”. Terminato il tour europeo a supporto dei
suoi due album Larry si è preso una pausa durata tre anni per ritornare con
una nuova band con cui ha registrato “The Big Slowdown”, a tutt’oggi il suo
ultimo lavoro uscito nel 2000. I suoi brani attingono alla tradizione
country-folk americana, e lo hanno fatto accostare dalla critica a nomi come
Michael Nesmith e Gram Parsons per il suo tentativo di superare i confini di
un genere così tradizionale.
weblinks:
www.glitterhouse.com
ARAB STRAP – VENERDI’ 31 OTTOBRE 2003
bio arab strap:
Il cantante Aidan Moffat e il chitarrista Malcolm Middleton hanno dato vita
agli Arab Strap nel 1995, nella cittadina scozzese di Falkirk. Il duo, a cui
si aggiungono di volta in volta altri collaboratori, ha ottenuto un
immediato responso radiofonico con il singolo di debutto “The first big
weekend” (utilizzato in seguito anche per uno spot pubblicitario della
Guinness). Il primo album THE WEEK NEVER STARTS ROUND HERE, del 1996, viene
accolto con grande entusiasmo dalla stampa specializzata, che paragona la
musica dei due scozzesi a quella di band americane come Slint e Smog. il
successivo PHILOPHOBIA (1997) riceve altrettanti consensi e viene pubblicato
anche negli Stati Uniti. Nello stesso anno gli Arab Strap riescono anche ad
entrare nella top 40 inglese grazie a “Holiday girl”. Dopo aver dato alle
stampe un disco dal vivo a tiratura limitata, MAD FOR SADNESS, il duo
pubblica il vero e proprio terzo lavoro, ELEPHANT SHOE (1999) sotto
etichetta Go Beat (i due precedenti sono usciti per la Chemikal
Underground). Le critiche della stampa inglese divergono, ma l’album
conferma sostanzialmente la vena compositiva oscura e malinconica che
caratterizza dall’inizio la musica degli Arab Strap. Nel febbraio del 2001
esce THE RED THREAD, quarto disco considerato la chiusura perfetta del
cerchio nella produzione del gruppo. Dopo questo lavoro, Moffat e Middleton
si sono concentrati sull’attività da solisti per tornare poi a riunirsi con
MONDAY AT THE HUG & PINT, pubblicato nel 2003 e che sarà presentato dal vivo
al Container in una delle due uniche date italiane.
DISCOGRAFIA ESSENZIALE
THE WEEK NEVER STARTS ROUND HERE – 1996, Chemikal Underground
PHILOPHOBIA – 1997, Chemikal Underground
ELEPHANT SHOE – 1999, Go Beat
THE RED THREAD – 2001, Chemikal Underground
MONDAY AT THE HUG & PINT – 2003, Chemikal Underground
weblinks:
http://www.arabstrap.co.uk/
http://www.chemikal.demon.co.uk/arab.html