Reading per un amico
Ci sono dei libri che escono perché devono uscire, sono stati scritti e non hanno altra necessità che quella di uscire in fretta per vendere moltissime copie oppure cadere nel dimenticatoio. Ce ne sono altri invece, che sono difficili da trovare/si, non si scoprono al primo occhio gettato per caso sulla copertina, ritornano in mente per vie traverse e mai totalmente esplorate. Uno di questi è proprio quello di cui vengono vergate queste righe: l’autore si chiama Jonathan Giustini, la casa editrice è la Stampa Alternativa e il libro parla di qualcuno che non si conosceva veramente, almeno fino ad ora, Claudio Lolli. Si potrebbe definirlo un tuttofare della parola musicata, di cui Giustini ricostruisce la storia musicale e personale in maniera chiara facendo pulizia di tanti luoghi comuni che volteggiavano sulla sua testa e persona (ad esempio la sua proverbiale scorbutezza). Attraverso una narrazione piacevolmente appassionata e sincera l’uomo, l’amico, il poeta vengono raccontati e illuminati: gli esordi con l’opera ‘Aspettando Godot’, gli anni del 77’, il suo rapporto con Bologna, città amata e odiata ma attraversata con la sua musica in lungo e in largo, i readings/poesie in musica con il maestro Paolo Capodacqua, e ancora il presente, la collaborazione/ricreazione live con Il Parto Delle Nuvole Pesanti per un un disco da ascoltare e meditare quale ‘Ho Visto Anche Degli Zingari Felici’. Avanti e indietro nel tempo le parole di Giustini impregnano la lettura di una senzazione forte, di un legame sincero con Lolli, la riscoperta di un amico che per un motivo o per l’altro (età, strade diverse, etc.) non avevamo subito ricordato di conoscere. Un grazie di cuore per questo. Nota conclusiva: splendide foto e allegato cd dal vivo.
Marco Paolucci