(Mescal/Sony 2003)
Cesare Basile non è certo un musicista di poche esperienze, sia nazionali che internazionali: il cantante, chitarrista e produttore catanese si è sempre dato da fare, con pervicacia e sulla scorta di un indubbio talento, e i risultati sono arrivati, in termini di credibilità e capacità compositiva. In questo singolo “In coda” – anticipazione del nuovo album “Gran Calavera Elettrica” – i nomi coinvolti sono prestigiosi: nella prima versione del brano eponimo la produzione è a “carico” di John Parish, già eminenza grigia di P.J.Harvey, Sparklehorse e Giant Sand (per fare solo alcuni nomi), mentre nella splendida resa acustica di Apocrifo – prendete il paragone cum grano salis, ma è una incredibile sovrapposizione di atmosfere alla Claudio Lolli con echi oscuri di Leonard Cohen e Johnny Cash – gran parte ha Hugo Race al “dobro”.
Ma è la qualità della scrittura di Basile – sia delle parole che della musica – che risalta: una profonda influenza del “blues” e del “country” meno manieristici (sentire Waiting for the check blues, dall’ironico titolo) contamina i richiami alla canzone d’autore nordamericana ed italiana (oltre ai nomi sopra citati, mi vengono in mente Neil Young e il primo Francesco De Gregori). Oltre a ciò, il siciliano riesce ad togliere ogni velo passatista alla materia trattata (sentire il “demix persona”, ovvero la seconda versione dilatata del singolo): segno evidente di maturità e personalità.
Voto: 7
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