“THREE VOICES (FOR JOAN LA BARBARA)”
autore: Morton Feldman
etichetta: New Albion
anno di composizione: 1982
con: Joan La Barbara.
È impossibile non cogliere al volo l’occasione per sciorinare la classica banalità dei due piccioni con una fava. Morton Feldman rappresenta infatti, con John Cage e Harry Partch, la sacra Trimurti della musica contemporanea statunitense. Joan La Barbara, invece, rappresenta semplicemente la voce, unica nel suo splendore, a cui gli autori contemporanei, da Morton Subotnick a Steve Reich, hanno più frequentemente affidato le proprie partiture. Questa composizione che risale alla tarda età, con la sua freschezza e lucidità, lascia intendere molto sulla personalità immarcescibile dell’autore. Si tratta di un lungo brano, scritto appositamente per la voce della La Barbara, che contempla l’utilizzo di un solo cantante in tripla sovraincisione. Tranne una breve porzione in cui compare un testo tratto dalla poesia Wind, che era stata dedicata a Morton Feldman da Frank O’Hara, la sua struttura è basata unicamente su vocalizzi. La cantante risponde egregiamente con un’interpretazione molto sentita, ma pure scientificamente votata alla perfezione, che riesce a trasmettere il senso di vuoto creato dall’assenza definitiva. La composizione è infatti dedicata agli scomparsi Frank O’Hara e Philip Guston, legati a Feldman da profonda amicizia e che, solo cinque anni dopo, egli avrebbe raggiunto nel loro lungo viaggio. Fra le numerose opere indispensabili di Feldman segnalerei pure For John Cage (1995 ALM Records) e Rothko Chapel / Why Patterns? (1971-1978 New Albion). Per quanto riguarda Joan La Barbara, la cui produzione è molto più limitata, almeno Voice Is The Original Instrument (1976 Wizard) e Shamansong (1998 New World Records) sono pagine che vanno assolutamente conosciute.