Pornocoma
(Fridge/Self 2002)
E’ come riascoltare l’esordio dei Marlene Kuntz. Ma con testi più ossessiona(n)ti dal sesso. O insomma dal problema/discorso sessuale. Il trio a un primo ascolto sembra essere la fotocopia del gruppo già menzionato, però a ripetere acquista una particolarità di pesantezza e di insieme che non dispiace. L’uso delle distorsioni, degli stop e di alcuni suoni che aiutano il pompaggio del volume è ben calibrato.
Quello che manca forse è il gusto della poesia nel testo. In un certo modo l’argomento sesso può essere il più poetico come il più osceno. Trovare una via rispetto a queste due strade divergenti potrebbe essere un buono spunto per nuovi testi.
L’uso dei crescendi distorti (come in Esile Kim) sembra richiamare anche le ultime generazioni di gruppi cross-over, anche se con una sensibilità più wave che metal. L’uso dell’elettronica potrebbe essere potenziato per supplire alla mancanza di organico.
Buona prova, che ovviamente può migliorare!
per info: info@fridge.it
Voto: 6
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