Peccato cazzarola, davvero peccato.
E’ praticamente la prima cosa che ho pensato dopo aver ascoltato il primo lavoro dei francesi Tang, band di Lille. C’è qualcosa nella loro musica che fa immediatamente pensare a grandi potenzialità che sono rimaste però, momentaneamente speriamo, drammaticamente inespresse.
Nella loro cura per gli arrangiamenti ricordano moltissimo gli Engine Down, mentre nella rabbia più i Reiziger. I testi purtroppo spesso non sembrano combaciare la musica e c’è una sensazione di leggera dissonanza che se all’inizio è piacevole, alla lunga di sicuro stanca. Così hanno tentato di salvarsi con pezzi parlati che sembrano proprio sample da “To Bury Within The Sound”, buona idea ma non regge.
Infatti probabilmente il pezzo migliore, oltre alla prima Afterburner, è proprio la strumentale Tour De Force dove la band davvero esplode in tutta la sua potenza e cura. Anche la produzione penalizza leggermente il grande lavoro svolto dai quattro francesi (e quando mai? tsk!), specialmente nei bassi che o sono inesistenti oppure orribilmente distorti. Comunque come primo album è sicuramente notevole, una graditissima novità che non può che far piacere.
Quindi spero vivamente in un secondo capitolo al più presto perché con questo avete quasi centrato il bersaglio.
Voto: 8
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Autore: nukep@inwind.it