(Vacation House Records / Venus 2003)
Anvedi chi c’è! Si risentono gli Slight dopo il poco apprezzato (e non solo dal sottoscritto) EP “Four Song”, i pesaresi ora collaborano con la Vacation House e sono palesemente maturati. Ok si dice sempre in occasione dei seguiti, quindi perché fidarsi?
Direi che fareste male a non fidarvi perché qui c’è dell’ottimo materiale da non lasciarsi scappare. Mentre prima era difficile definire i quattro qualcosa di più di un clone malriuscito dei soliti terrificanti armeni, stavolta il paragone stesso gli sta piuttosto stretto.
C’è anche qualcosa dei Jr Ewing nelle chitarre prima pacate poi distorte e nella voce molto più contenuta di quando sentito in precedenza. La potenza però è rimasta quella di sempre, aiutata poi da una produzione davvero chiara e cristallina, fa risaltare tutti gli strumenti e aiuta non poco il materiale a non suonare monotono dopo tre pezzi.
Ecco forse l’unico appunto è che togliendo quattro canzoni deboli (Nine Zeros per esempio), i pesaresi sarebbero usciti fuori con un album di HC/Metal (volutamente omesso Nu, sorry) proprio da loop continuo. Ma comunque chissenefrega, il tasto per skippare esiste apposta. Dunque gli Slight sono maturati nel senso giusto: potenti, concentrati e ostinatamente melodici.
Bella sorpresa.
Voto: 9
Link correlati:Homepage band
Autore: nukep@inwind.it