(RER Megacorp)
Lutz Glandien è un compositore di stanza a Berlino, di formazione classica (fra post-serialismo e elettroacustica) ma non estraneo a deviazioni post-techno. Ne abbiamo già parlato su queste pagine, lo abbiamo apprezzato ed ora ci accingiamo a parlare del suo ultimo lavoro su RER Megacorp (il quarto comprendendo la collaborazione con Chris Cutler ‘Domestic Stories’ per il quale compose le musiche).
Questo lavoro deriva dalle registrazioni vocali che Lutz realizzò per uno spettacolo con la compagnia di ballo (TanzCompagnie) Rubato di Berlino. Le parole, le voci, le lingue sono quindi la base sulla quale il pensiero sonoro di Lutz mette radici e sviluppa. Parti intelleggibili di parlato introducono e fanno da fill a elettronica dinamica, quasi niente sporcata, fra glitch e post-techno (ovviamente avendo ben in mente referenti, dischi e luoghi; bisognerà inventare termini nuovi, penso, qui siamo in fase digestiva avanzata con i vecchi). Altre parti vocali invece vengono crittografate e texturizzate, quindi strumentalizzate per fini puramente timbrici.
Non so… non so… mi piacciono le cose di Lutz, lo trovo così poco attuale, poco capace di aprofittare della FURBIZIA, mi sembra un perfetto uomo-crocicchio. Vorrei citare i Faust ma sinceramente non mi va di abboccare all’amo delle note d’accompagnamento del cd; si c’è un affinità, si potrebbero fare analogie, ma i nomi che vengono in mente per questo cd sono altri: Godspeed you Black Emperor, Oval, Lustmord. Senza dimenticare poi episodi proto-techno nei quali l’anima groovy di Lutz ci viene svelata senza timori, e noi non possiamo che benedirli e ribadire che, non di episodi si tratta ma del naturale svolgimento del discorso nella mente dell’autore (che sia con o senza parole).
Consigliato. Non ci farete bella figura con gli amici piu’ inclini (si potrebbe dire quasi piegati) all’integralismo, ma di sicuro ne guadagnerete in autostima.
Voto: 9
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