(Southern Records/Wide 2003)
A Drug Problem That Never Existed – il problema droga che non è mai esistito. Con questa frase Nick Olivieri dà vita (dopo due anni passati a ritagliare il tempo tra i vari impegni) al secondo album dei Mondo Generator, chiamando a se la famiglia Q.O.T.S.A. e altri artisti dell’ underground stoner. Inutile cercare difetti, sbavature che possano penalizzare l’ascolto, non ci sono. Sound decisamente ruvido, riff carichi di potenza esplosiva, quasi fossero pieni di nitroglicerina, accosti di assoli di chitarra pungenti del miglior psichostoner, il tutto diretto dalla forza espressiva di Brant Bjork (dalla scuola Kyuss) alla batteria. Sopra a tutto ciò non potevano mancare i raccapriccianti urli di Olivieri, che è altrettanto audace nello sfoggiare una voce più pacata e profonda accompagnata da una chitarra acustica ricca di melodia in All I Can Do e Day I Die. Un album che ogni motherfucher amante del Rock caldo, quello che sconvolge le menti, dovrebbe avere tutto per se! Chiudo citandovi Open Up and Bleed For Me , Like You Want, Here We Come e F.Y. I’m Free , questi i pezzi più caldi e ‘stonati’.
Voto: 8
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Autore: paolo.pompa@tin.it
