(Quarterstick/Wide 2004)
Echi della Patti Smith più cruda e spettrale emergono dall’ultima fatica di Shannon Wright, ‘Over The Sun’. Registrato a Chicago con la supervisione di Steve Albini, il quarto cd “full lenght” della cantautrice di Jacksonville, Florida, cattura alla perfezione l’atmosfera live dei suoi show. Si passa così dalla quiete pianistica di “Throw a blanket over the sun” alla elettrica e torturata “If only we could”.
Poco nota agli appassionati italiani a abbastanza distante rispetto a colleghe cui pur talvolta è assimilata (Cat Power oppure Ani Di Franco), la Wright è una polistrumentista che compone e arrangia le sue opere nel solco di una tradizione filtrata attraverso le dissonanze tramandate da punk e New wave. Dall’uscita del suo terzo cd (il debutto, “Flightsafety”, nel 1999, seguono poi “Maps of tacit” e “Dyed in the wool”, più un mini del 1996, “The end of summer” ), la Wright ha abbandonato New York, fonte di ispirazione per i suoi lavori precedenti, in favore di Pittsboro (North Carolina). Ma la quiete della campagna non sembra però aver giovato all’umore della ragazza, che, a giudicare dai testi e dalle lancinanti trame chitarristiche, grida al mondo la sua infelicità e il suo dolore senza speranza (“You’ll be the death”). La voce rabbiosa filtra tra i denti e diventa strumento a se stante. Il sole, ovunque esso sia, non illumina il cammino della Wright ma l’ispirazione sì.
Buon disco, sintesi di un folk rock tradizionale e moderno allo stesso tempo.
Voto: 7
Link correlati:Wide