(Raster-Noton/Microsuoni 2004)
Suggestioni ai limiti dell’incomunicabilità e del silenzio per l’ultima produzione dell’irlandese Donnacha Costello e il suo alter ego Modul, progetto creato appositamente per l’etichetta Raster-Noton. Isol è l’ultimo lavoro di Costello e mette in scena un digital sound processing cliccato e ricco di disturbi, di fruscii e di frequenze ultrasoniche, un insieme di informazioni sonore assemblate con precisione chirurgica e un invidiabile senso ritmico, a creare un ambiente in costante mutamento. Un lavoro frammentato in 6 episodi ma che in realtà si divide in 2 parti intramezzate da una traccia, ‘Clear’ per l’appunto, fatta di bleeps, disturbi e rumori statici messi insieme anche qui con spiazzante senso del ritmo. Due parti dicevamo, di cui la prima di 3 tracce fatte di rigidi preset e momenti di assoluto minimalismo digitale e l’altra composta da due tracce davvero di ottima resa, a creare un continuum sonoro più articolato, armonico ed emozionalmente coinvolgente, vicino a tratti ai territori dell’idm. Grande competenza quindi nel costruire architetture digitali per viaggi neurali ma questo non è una sorpresa visto che Donnacha Costello ci aveva gia abituati ad ottime emissioni, sia per la tedesca Mille Plateaux, che per Force Inc., che per la sua label Minimise. Viene fuori un suono generale tecnologico, dinamico negli effetti e mai asettico, per un ascolto stimolante, fuori dagli schemi.
Voto: 10
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